QUESTO ERA SCRITTO NEL NOSTRO PROGRAMMA AMMINISTRATIVO ALLE COMUNALI 2013 DI FORMIA:
DAL PROGRAMMA AMMINISTRATIVO DELLA LISTA “MOVIMENTO 5 STELLE – BEPPEGRILLO.IT” ALLE ELEZIONI COMUNALI DI FORMIA DEL 2013
In occasione del prossimo Consiglio Comunale nel quale si illustreranno le linee principali decise dall’Amministrazione Comunale di Formia in tema di Gestione dei rifiuti ci permettiamo – per dovuta memoria e confronto – di riproporre ai cittadini formiani quanto proposto sul tema dal M5S alle passate elezioni comunali del 2013 nel suo Programma Amministrativa, che speriamo qualcuno abbia letto!
“GESTIONE RIFIUTI
No all’incenerimento dei rifiuti.
Gran parte dell’inquinamento ambientale in Italia è causata dallo smaltimento dei rifiuti, visto che ancora si adottano principalmente due modalità di gestione altamente inquinanti : discariche e inceneritori, i cui effetti dannosi si ripercuotono gravemente anche sulla salute umana.
Riteniamo che l’Amministrazione Comunale di Formia debba contribuire ampiamente ad evitare una catastrofe ambientale che attraverso mega discariche ed inceneritori minaccia gravemente la salute pubblica ed il territorio e che dalle zone suburbane di Roma minaccia di estendersi a tutto il Lazio. Il M5S sollecita da tempo l’adozione di diverse azioni virtuose che portino in tempi brevi ad un solo obiettivo: riciclo totale (Rifiuti Zero).
La legislazione vigente – Codice ambiente n. 152/2006 e Direttive europee – prescrive infatti una precisa gerarchia di trattamento, che prevede riduzione-riuso-raccolta differenziata-recupero dei materiali e che solo la parte residua possa essere smaltita in discarica od incenerita. Nello “scenario di controllo” contenuto invece nei Piani Rifiuti attuati dalle forze politiche che si sono succedute al governo della Regione Lazio, in ultimo quello “Polverini”, si descrivono solo teoricamente le fasi precedenti, mentre invece vengono dettagliatamente dimensionati di fatto gli impianti di smaltimento finali, arrivando a prevedere mega discariche e inceneritori per un milione di tonnellate/annue assolutamente in contrasto con qualsiasi politica che tenda alla raccolta differenziata, al recupero ed al riciclo.
Il Comune deve quindi tenere conto che qualsiasi incremento del “porta a porta” sarà in contrasto con tale politica poiché le quantità minime di CDR (Combustibile Derivato dai Rifiuti che si ottiene dalle discariche) necessarie per tenere a regime i bruciatori degli inceneritori previsti dal Piano regionale. Si precisa infatti che un milione di tonnellate/annue di C.D.R. (Combustibile Derivato da Rifiuti in pratica carta + plastica selezionate in discarica) equivale a trattare almeno l’85% dei rifiuti urbani prodotti nel Lazio, per cui la raccolta differenziata non potrà mai andare, salvo pesanti sanzioni a favore del privato gestore degli impianti e a carico dei Comuni, oltre il residuo 15%, livello sicuramente fuori legge rispetto al 65% già prescritto dalla Comunità europea entro il 31/12/2012, traguardo ormai irraggiungibile a causa della inefficienza e degli interessi contrari di privati e pubblici amministratori.
L’amministrazione comunale non deve essere quindi condizionata da vincoli politici nel perseguimento di un Piano di gestione dei rifiuti che tuteli efficientemente l’ambiente e la salute dei cittadini e risulti più vantaggioso per questi anche dal punto di vista economico.
Ribadiamo inoltre la necessità che la gestione di rifiuti venga assoggettata al diritto pubblico e non a quello privato. Il rischio di un possibile “fallimento” del gestore che opera in regime di diritto privato avrebbe conseguenze catastrofiche per la cittadinanza. Rischio che viene attualmente sottovalutato e garantito assicurando per legge profitti certi al privato anche a discapito della sua efficienza e della qualità del servizio con conseguente ulteriore aggravio di costi per i cittadini.
L’unica alternativa che riteniamo perseguibile per Formia è che l’Amministrazione Comunale proceda di sua iniziativa coraggiosamente e virtuosamente per l’applicazione della soluzione RIFIUTI ZERO ampiamente e dettagliatamente descritta a livello regionale da una proposta di delibera regionale ad iniziativa popolare già portata in discussione in Consiglio Regionale e proposta da numerose organizzazioni e movimenti di cittadini di tutto il Lazio.
AZIONI